Il mercato immobiliare in Italia è in crescita, come confermano i dati raccolti dall’Osservatorio del dell’Agenzia delle Entrate. Il primo trimestre del 2022 si è concluso con un +12%, contando 20 mila transazioni in più rispetto al 2021 e le previsioni si dimostrano positive anche per il futuro. Insieme alle compravendite immobiliari, sono in aumento le richieste di finanziamento e mutuo. Nonostante la situazione economica incerta causata dalla guerra e dalla pandemia, le percentuali in crescita denotano un certo ottimismo da parte della popolazione italiana.
Attualmente, il 46% dei cittadini ha un prestito attivo (+3,3% rispetto all’anno precedente); in particolare, la situazione in Emilia Romagna segnala che più del 25% dei maggiorenni ha fatto domanda di mutuo per l’acquisto di un’abitazione. Un’ulteriore crescita è stata registrata negli importi richiesti: infatti, se nel 2021 gli istituti di credito prestavano una cifra media di circa 138.000 euro; negli ultimi mesi la concessione si è alzata ad oltre 140.123 euro. Il rialzo della richiesta è da imputare, per larga parte, a cause economiche esterne; ma è da considerare anche un cambiamento delle esigenze della popolazione, come la necessità di avere una casa più grande o con un giardino.
A fronte di un rialzo dell’importo, continua invece ad abbassarsi la rata mensile. Quest’ultima ha subito un calo costante negli ultimi cinque anni, passando dai 356 euro del 2017 ai 305 euro di oggi. Sulla base di questi dati, è intuitivo come sia cresciuta la durata media di un mutuo, che, come registrato nel 2022, si è allungato a 25-30 anni.
Uno dei grandi fattori che influenza questo andamento è sicuramente l’età media dei richiedenti, che ogni anno cala sempre più. Il motivo è semplice: le agevolazioni fiscali che favoriscono l’accesso al mutuo, come vedremo di seguito.
Perché sempre più italiani ricorrono al mutuo.
I tassi d’interesse, sia fissi che variabili, sono estremamente sensibili alle oscillazioni del mercato finanziario e, soprattutto, al tasso d’inflazione. Quest’ultimo si è alzato e si sta continuando ad alzare, come riflesso della guerra in Ucraina e dell’aumento dei costi dei beni primari. Conseguentemente, anche i tassi dei mutui hanno subito un rialzo: in particolare, tra il mese di giugno e quello di luglio, l’Euribor – parametro di riferimento dei tassi variabili – è passato dal -0,24% allo 0,4%.
Eppure, nonostante la crescita delle spese, sempre più italiani ricorrono al prestito bancario, dimostrando anche fiducia nella solidità del mercato immobiliare. La ragione risiede nelle agevolazioni proposte dalle recenti Leggi di Bilancio per l’acquisto di immobili.
Agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Una delle prime casistiche in cui si può beneficiare delle detrazioni fiscali è quella dell’acquisto della prima casa, intesa come immobile in cui si possiede residenza anagrafica.
Sebbene l’iter per la richiesta del mutuo sia uguale, sono presenti alcuni vantaggi a favore di chi si trova in questa situazione, quali:
- Una detrazione IRPEF fino alla cifra di 1.000 euro sulle spese di intermediazione, nel momento in cui ci si affidi su di un’agenzia immobiliare durante la compravendita;
- Uno sgravio fiscale pari al 19% sulle spese accessorie e sugli interessi, con un tetto massimo di 4.000 euro all’anno, nel caso in cui per acquistare l’abitazione si ricorra alla stipula di un mutuo.
Ovviamente, è necessario rispettare determinati requisiti per poter agevolare delle detrazioni. In particolare:
- L’immobile non deve essere classificato come “di lusso”;
- L’abitazione deve trovarsi nel luogo di residenza dell’acquirente oppure nel comune di futura residenza (che deve essere cambiata entro 12 mesi);
- Qualora sia già stata fatta in precedenza una richiesta di agevolazioni per un immobile, quest’ultimo deve essere venduto entro un anno dall’acquisto del nuovo.
Agevolazioni per under 36.
Negli ultimi due anni sono stati stanziati aiuti per gli under 36, in particolare per coloro che devono stipulare un mutuo per l’acquisto della prima casa. Tramite il Decreto Legge n.73 del 24 luglio 2021 – alias Decreto Sostegni bis – il Governo Draghi ha previsto diverse agevolazioni per i più giovani, al fine di garantirgli la possibilità di emanciparsi abitativamente parlando.
Fino al 31 dicembre 2022 i minori di 36 anni richiedenti mutuo potranno beneficiare di sostanziose detrazioni fiscali. Naturalmente, sarà necessario possedere alcune caratteristiche per domandare il bonus, come ad esempio l’avere un ISEE inferiore o pari a 40.000 euro. Grazie al Decreto Sostegni bis i vantaggi di cui un giovane può usufruire sono:
- L’esenzione dal pagamento delle imposte di registro, catastali e ipotecarie;
- L’accesso al Fondo di Garanzia statale, per coprire fino all’80% del finanziamento;
- L’esenzione dall’imposta sostituiva dello 0,25%;
- In alcuni casi, l’ottenimento del mutuo al 100%, che copra, quindi, il totale dell’acquisto.
Mutuo al 100%.
Questa particolare casistica dedicata agli under 36 dà la possibilità di ottenere un finanziamento totale sulla spesa per l’acquisto della prima casa. L’ammontare massimo di credito che le banche possono concedere, di norma, è l’80% del valore dell’immobile designato come garanzia. Quindi, in che modo il mutuatario può richiedere un mutuo al 100%?
Innanzitutto, con la Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 è stato istituito il “Fondo di Garanzia per i mutui per la Prima Casa”. Tale fondo viene rifinanziato annualmente con lo scopo di dare un sostegno ai giovani che devono ricorrere al mutuo per acquistare la loro prima casa. Per questa ragione, il primo requisito per ottenere una copertura totale, è quella descritta precedentemente, ovvero: essere minori di 36 anni e avere un ISEE pari o inferiore ai 40mila euro.
Infine, poiché per gli istituti di credito la concessione di un mutuo al 100% costituisce un rischio più alto, il mutuatario dovrà fornire maggiori garanzie, in modo tale da assicurare la sua situazione patrimoniale e la sua solvibilità. In particolare, le garanzie richieste sono:
- L’ipoteca sull’immobile, come per tutte le tipologie di mutuo, anche per quella totale sarà necessario iscrivere un’ipoteca sulla casa che si sta per acquistare. È possibile iscriverla anche su un immobile di proprietà diverso, a patto che la cifra sia pari alla somma prestata dalla banca;
- Un terzo garante, che possa rimediare in caso d’insolvenza del mutuatario;
- Una polizza assicurativa fideiussoria, che copra il 20% concesso straordinariamente dall’istituto creditizio.
L’assistenza di Prima Casa.
L’agenzia Prima Casa di Piacenza cerca sempre di garantire il miglior servizio per i suoi clienti, assistendoli a 360° durante tutto il percorso della compravendita, quindi anche nell’ottenimento del mutuo, qualora necessario. La sua collaborazione con diversi meditatori creditizi e i numerosi contatti con alcuni degli istituti di credito più importanti gli consentono di guidare i clienti fino al momento del prestito bancario.
Grazie alla sua attenzione e alla sua conoscenza del mercato, inoltre, potrà indicare ad ogni acquirente la strada migliore realizzare il sogno di comprare casa.